lunedì 30 ottobre 2017

Previsioni sul dollaro per fine 2017

Dove andrà il dollaro Usa? Continuerà la ripresa ora che è tornato sotto 1,16?

Analisi grafica

Da inizio anno il dollaro si è mosso con parecchi alti e bassi, ma sempre all’interno di una specie di “corridoio” che l’ha portato sempre più giù rispetto all'euro: se il 1° gennaio un euro valeva 1,055 dollari, nella prima settimana di settembre con un euro si compravano già 1,20 dollari. Da lì in poi, però, il dollaro ha risalito un po’ la china e sta uscendo da questo “corridoio” in cui è rimasto ingabbiato da inizio anno.

Secondo l’analisi tecnica (quella che cerca di prevedere l’andamento futuro di una valuta o di un titolo osservando il grafico dell’andamento passato) questo potrebbe essere l’inizio di una ripresa duratura del dollaro Usa. Un ulteriore segnale di questa ripresa viene dal dollar index calcolato dalla Fed, la Banca centrale Usa. Questo indice riassume il “valore” del dollaro nei confronti di tutte le altre valute mondiali: anche questo indice ha segnato un punto di svolta , il che significa che quello delle ultime settimane non è semplicemente uno scivolone dell’euro, ma una vera ripresa del dollaro.

Fin qui, quello che dicono i grafici. Ma noi all’analisi tecnica crediamo solo fino a un certo punto: può predire tutto e il suo contrario. Se per esempio guardassimo le medie mobili (un altro strumento di analisi tecnica di cui ti abbiamo parlato anche in passato, vedi riquadro) il segnale di ripresa del dollaro non c’è ancora. Morale, l’analisi tecnica è, secondo noi, da prendere con le pinze. Ma può comunque dare qualche indicazione importante da aggiungere a quelle che vengono dal nostro principale metodo di analisi: l’analisi fondamentale, che guarda all'andamento dell’economia, degli utili aziendali, dei dividendi…


Analisi fondamentale

Se torniamo a guardare proprio all’analisi fondamentale, ci sono diversi elementi che giocano a favore della ripresa del biglietto verde: prima di tutto la crescita economica, che negli Usa ha raggiunto un brillante +3,1% mentre l’Eurozona si deve accontentare di un +0,6%. E per i prossimi anni le previsioni sono sempre a favore dell’economia d’Oltreoceano: dal 2019 stimiamo una crescita del 2% annuo, a fronte di un +1,6% per l’Eurozona.

Altro elemento a favore della ripresa del dollaro, i rendimenti dei bond in crescita. Negli Usa la Fed (la Banca centrale) ha iniziato a “drenare” la massa di liquidità con cui ha inondato il mercato negli scorsi anni, mentre da noi la Bce è ancora nel bel mezzo degli acquisti di titoli per sostenere l’economia: certo si comincia a parlare di fine di questi stimoli, ma da qui a farlo in concreto passerà ancora del tempo.

Morale, il differenziale di rendimento tra bond Usa e bond dell’Eurozona è in aumento da inizio 2016 (vedi grafico Sempre più allettanti) e questo attirerà sempre più capitali negli Usa, a beneficio del cambio del dollaro (vedi riquadro). Non mancano, tuttavia, anche elementi che possono penalizzare il biglietto verde nei confronti dell’euro: l’inflazione, per esempio, che prevediamo più alta negli Usa (3% dal 2019 in avanti) rispetto all’Eurozona (1,8%). Se i prezzi negli Usa corrono più che da noi, la valuta ne risente e tende a calare, controbilanciando (in tutto o in parte) la spinta che viene dal Pil.

Nel bilancio tra elementi pro e contro, secondo i nostri modelli econometrici il dollaro, oggi, è correttamente valutato. Ma non significa che starà fermo dov’è: anche perché c’è un altro fattore da considerare, quello politico.


IL PESO DELLA POLITICA 

Da noi, le incognite vengono principalmente da due fronti: il primo sono gli sviluppi del referendum catalano, che rischia di destabilizzare non solo la Spagna ma l’intera Europa. Il secondo è l’esito delle elezioni in Germania e in Austria, che hanno mostrato un ritorno del populismo (in genere contrario alla valuta unica). Ma anche Oltreoceano le implicazioni “politiche” sul cambio non sono così univoche: da un lato c’è la speranza che le riforme promesse da Trump (in primis quella fiscale) possano finalmente partire, il che favorirebbe il dollaro. Dall'altro lato, però, c’è da considerare che lo stesso Trump non è favorevole a un dollaro troppo forte, che penalizzerebbe le esportazioni.

Morale: su tutti e tre i fronti (quello dell’analisi tecnica, quello dell’analisi fondamentale e quello politico) ci sono elementi contrastanti su quale può essere il futuro del biglietto verde. Dopo il calo dell’ultimo anno non è più il caso di venderlo – per questo, dagli inizi di ottobre, abbiamo cambiato la nostra strategia su questa valuta. Ma con tutte le incertezze di cui ti abbiamo parlato, non è detto sia il momento per acquistarlo. Puoi comunque iniziare ad approcciare il Forex con piccole operazione al ribasso sul cambio Eur-Usd finché il trend favorevole del dollaro continua. Per farlo utilizza broker affidabili e convenienti come Etx Capital.


sabato 28 ottobre 2017

Finanziaria 2017 e rischio fallimento Italia

Una legge di bilancio 2017 che tutti han definito ... leggera. Nel comunicato del Ministero dell’economia si diceva che sui 20,4 miliardi di euro della manovra 9,5 miliardi sono entrate, mentre "10,9 miliardi rappresentano l’effetto netto espansivo della manovra, che interesserà in particolare le aree meno avanzate del Paese".

Queste parole virgolettate le puoi trovare su tutti i siti. Ogni articolo di stampa lo riportava così.  Ma che significa? Che cosa è sto effetto netto espansivo? Nessuno se l’è chiesto. Più crescita? Più ricchezza? Nessuno te l’ha detto.
Te lo dico io: più deficit. Ovvero, ancora una volta, andremo a spendere più di quel che guadagniamo.

La tanto apprezzata manovra leggera è roba da cicale. Ricordi la storia vero? L’insetto che canta e ricanta tutta l’estate invece di lavorare e che poi, quando arriva l’inverno, si mangia e si scalda con le canzonette. Ecco quello. In verità, fatte le elezioni e giunti a un  confronto con la realtà, bisognerà tirar su fino a 45 miliardi l’anno per abbattere il drago del debito, un drago che sputerà ancora più fuoco se, finita la spruzzata di liquidità della Bce di Mario Draghi, si ritroverà pure col bruciore in gola di tassi d’interesse più alti su BoT e Bitipì.

45 miliardi sono 750 euro a cranio di italiano (inclusi neonati e moribondi). E dove si tirano fuori 45 miliardi? L’anno! Se ne sussurra da anni: dalle tasse di successione, da un ritorno dell’Ici sulla prima casa, da una sforbiciata alle pensioni e magari anche facendo barba e capelli ai BTp, con un taglio alla moderna, uno di quelli che andavano di moda ad Atene e dintorni fino a poco fa. Uomo avvisato…
La soluzione per tutelare i tuoi risparmi? La trovi qui.

domenica 22 ottobre 2017

IronFx e i forex broker ciprioti da evitare

Ho ripetuto più volte che oggi non basta più scegliere un forex broker autorizzato. Sicuramente rispetto al passato, alle prime mode del Forex, la situazione è di molto migliorata. Anche intermediari come eToro (che ai tempi sconsigliavo) oggi offrono valide e affidabili piattaforme di trading (oltre che il social trading).
Resta il fatto che ci sono ancora molti intermediari autorizzati ma non affidabili. Specie quelli con sede legale a Cipro, dove oltre ad una fiscalità agevolata, si gode di controlli scarsi da parte della locale autorità di vigilanza. Non a caso infatti molti intermediari del Forex hanno sede a Cipro.

Con questo non voglio dire che tutti siano poco affidabili (noi stessi, tra quelli segnalati, consigliamo Markets), ma che occorra sempre fare più attenzione a chi ha sede in questo paese (o in altri come Israele, Russia etc.). Quelli di Cipro sono più numerosi perché, grazie alla normativa europea, l'autorizzazione cipriota si estende automaticamente a tutti i paesi europei. Ciò non consente a autorità più serie come la FCA inglese, ma anche la nostra Consob, di poter controllare o bloccare un operatore.

Il caso IronFX

ironfx forex broker sicuro
Uno dei casi eclatanti di questa situazione normativa assurda è quella del forex broker Iron Fx. La saga Iron FX continua da oltre tre anni. Il broker al dettaglio è stato indagato per i soldi mancanti ai clienti, i quali si sono rivolti agli organismi di regolamentazione sia a Cipro che in Europa. Ora sembra che alcuni clienti siano stanchi di aspettare che i regolatori di Cipro finiscano a indagare sulla questione.

In particolare IronFx, è accusata di aver sfruttato le lacune nella regolamentazione europea per potersi rifiutare di pagare i depositi:
“Ci sono più o meno 1.700 piccoli investitori sono stati truffati dalla società con sede a Cipro, che si rifiuta da due anni di ripagare i clienti. Ho più di 25.000 euro depositati e 20 mesi fa ho chiesto di ritirare i miei soldi, ma è da allora che aspetto”

Questa è una delle dichiarazione dei clienti che hanno presentato una petizione al Parlamento europeo, che ne ha discusso l'11 luglio scorso.
Il firmatario è un investitore che ha utilizzato i servizi di brokeraggio Forex di IronFX a Cipro ed è tra le migliaia a sostenere di essere stato ingannato. Non è stato infatti in grado di accedere ai fondi sul suo conto per più di sei mesi e dubita se mai questo sarà possibile. Inoltre stima che gli importi trattenuti dalla società sono nell'ordine di centinaia di milioni. Dopo aver descritto il metodo di frode presumibilmente utilizzato dalla società, accusa la Commissione cipriota di titoli e scambi (CySEC) di non aver fornito una protezione adeguata degli investitori, in quanto non ha sospeso la licenza della società o ha invocato la legge sull'insolvenza e si lamenta che il mediatore finanziario non ha ancora elaborato la notevole quantità di denunce che sono in attesa per quasi un anno. Chiede perciò l'attuazione delle norme dell'UE e l'intervento del PE in materia.

Le accuse sono state confermate dalle stesse autorità di Cipro, che però non stanno facendo abbastanza. Una società con sede nell’isola, che fa parte dell’Unione Europea, può operare in Europa ma la supervisione viene condotta dalle autorità dell’isola.

Dal momento che IronFx si rifiuta di collaborare, “molti clienti truffati hanno perso la speranza e questa è l’occasione di agire perché recuperino i loro soldi”. Un altro Commissario europeo ha detto di essere al corrente della presunta violazione delle regole, ma che l’organo esecutivo europeo non ha il potere per intervenire su casi singoli. È invece la responsabilità delle autorità di regolamentazione nazionali.

La questione preoccupa da due anni l’ESMA, che ha ricevuto circa 500 lamentele da clienti di IronFx provenienti da tutti i paesi dell’Unione Europea, e che ha lanciato un avvertimento a stare alla larga da prodotti complessi CFD, opzioni e altri derivati che non vanno venduti senza una consulenza finanziaria adeguata. ESMA, che può fare solo raccomandazioni non vincolanti, dice che il problema non riguarda solo IronFx ma anche altre aziende e che l’obiettivo è di aumentare la protezione degli investitori retail, cercando in futuro di monitorare chi opera online da Cipro.

Non si sa ancora se l’indagine verrà effettivamente avviata: prima ESMA vuole vedere quali sono le contromisure prese dai soggetti contro cui sono state esposte le centinaia di lamentele e richieste di rimborso. “Una scelta verrà fatta dopo l’estate“.

IronFx Global è stata fondata nel 2010 con un capitale di appena 2 milioni e 690.000 euro ed è riuscita in alcuni anni ad acquisire fino a 400.000 clienti in Asia e in Europa, fra cui circa 2.000 in Italia. Ciò anche grazie a un aiuto insolito: la sponsorizzazione della squadra di calcio del Barcellona.

Sto scrivendo una serie di articoli su broker da evitare. In generale, oltre a intermediari autorizzati, fate riferimento a broker affidabili con sede in Gran Bretagna, visto che la FCA è l'organo di vigilanza più serio e veloce in Europa. Per questo consigliamo Etx Capital, un broker già esistente prima della moda del Forex e dei CFD, quotato in Borsa e con sede a Londra.

sabato 21 ottobre 2017

Un metodo alternativo per investire in Bitcoin e criptovalute

Il settore delle criptovalute è in continua evoluzione, in quanto un numero crescente di queste attività innovative viene introdotto in circolazione. Mentre il mercato cresce, è sicuro assumere che aumenterà l'interesse tra gli investitori, scrive Shiran Herzberg di eToro.

Il mercato delle criptovalute è diventato di dominio pubblico nel 2017. Mentre molte persone avevano sentito parlare di bitcoin in passato, pochi capirvano cosa fosse e ancora meno avevano familiarità con il termine criptovalute.

Tutto questo è cambiato quest'anno quando questo mercato relativamente nuovo ha toccato un controvalore di oltre 150 miliardi di dollari e ha iniziato a essere citato nei media mainstream. Tuttavia, nonostante sia diventato più popolare che mai, questo mercato è ancora fuori portata per molti investitori.

L'acquisto e la vendita di queste monete digitali richiede spesso il saper muoversi tra più portafogli digitali e scambi di valuta. Inoltre  occorre saper gestire i rischi ed avere discrete conoscenze tecniche. Pertanto, nonostante il mercato dei bitcoin & co. sia in costante crescita, esistono ancora diverse  barriere all'ingresso per gli investitori che desiderano entrarvi.

Ci sono però altri metodi per investire in criptovalute, per esempio utilizzando la piattaforma di trading online di eToro.  eToro è la società leader a livello mondiale nel social trading, con oltre 7 milioni di utenti in tutto il mondo. Sulla piattaforma gli utenti possono scambiare e investire in più asset di diverse categorie, tra cui le criptovalute.

Ecco 5 ragioni per considerare la piattaforma eToro:

  1. Puoi avere tutti i tuoi asset (valute forex, cdf, azioni, bitcoin ...) in un unico posto. Uno degli aspetti più frustanti del trading sulle criptovalute è dover spesso operare con più siti, perché per esempio non tutti gli exchange hanno tutte le valute. Ciò comporta avere più account quindi meno sicurezza e perdite di tempo per spostare i fondi da uno all'altro. Con Toro hai l'accesso ad una ampia selezione di criptovalute, un solo account e una sola piattaforma semplice da utilizzare.
  2. Non hai bisogno di avere un wallet digitale. Mantenere i bitcoin e le altre criptovalute infatti in genere implica avere almeno un wallet (borsellino) digitale. Ciò significa anche rischi di perdita e furto. Gli stessi esperti d criptovalute concordano sul fatto che i tuoi fondi sono sicuri quanto è sicuro il tuo pc. Quindi dovresti assicurarti di aver tutti i mezzi di difesa (spendendo parecchio) sul computer di casa ma pure su ogni altro mezzo vulnerabile (tablet, smartphone) tramite cui accedi ai fondi.  Su eToro invece i tuoi fondi sono assicurati dalla sicurezza tipo banca e possono essere spostati solo sul conto di appoggio originario intestato a te.
  3. Può fare short (puntare al ribasso). Una delle caratteristiche principali delle criptovalute è di essere molto volatili.  Ma con i sistemi tradizionali degli exchange, puoi guadagnare solo se la valuta sale. Su eToro puoi usare i CFD (Contract For Difference) anche al ribasso. In pratica puoi guadagnare anche quando l'ethereum o i bitcoin perdono.
  4. Crypto CopyFund. Anche se è semplice operare con le criptovalute su eToro, gestire un portafoglio richiede conoscenze tecniche e di gestione del rischio. Per consentire a più persone di accedere a questo mercato,  eToro ha creato il Crypto CopyFund, uno strumento di investimento che offre portafoglio già pronti all'uso. 
  5. Nessun limite giornaliero di riscatto.  Immagina di ottenere un grosso guadagno ma non essere in grado di ritirare i soldi tutti in una volta.  Per molti traders di bitcoin e co. questa è la realtà di tutti i giorni, infatti è considerata uno dei maggiori problemi all'interno della comunità di traders.  Su eToro non ci sono limiti giornalieri e puoi ritirare i tuoi fondi come e quando vuoi.
Il mondo delle criptovalute è in costante evoluzione ma già presenta diverse opportunità di investimento. Se lo stai considerando, operare con eToro è un'opzione semplice e veloce da valutare.

martedì 17 ottobre 2017

Scambio dati fiscali e conti correnti all'estero

E' ormai attivo lo scambio automatico dei dati finanziari su conti correnti e depositi all'estero. Molti traders del Forex con broker esteri (con sede a Cipro, Regno Unito, Svizzera, Israele o Russia) ignorano spesso l'obbligo di dichiarare questi capitali, oltre agli eventuali redditi conseguiti. Ecco perché è importante seguire questa guida che ti spiega come dichiarare i conti esteri.

Sono novanta gli Stati che aderiscono tra quest’anno e il prossimo allo scambio internazionale in automatico dei dati su conti correnti, depositi e altri rapporti finanziari detenuti all'estero. C’è chi enfaticamente l’ha definita come la fine del segreto bancario. Per capire se davvero sarà così, bisognerà attendere nel dettaglio come e in quale misura sarà utilizzata questa nuova mole di informazioni destinate ad arricchire il patrimonio informativo dell’amministrazione finanziaria.

Dati in prima battuta relativi al 2016 e che coinvolgeranno 49 Paesi oltre all'Italia, i cosiddetti early adpoters. Già da giorni i database del Fisco italiano potranno contare su questi nuovi elementi, visto che la deadline di trasmissione per le amministrazioni finanziarie estere (e della nostra verso gli altri Stati aderenti all'accordo) era sabato 30 settembre. Solo per fare qualche esempio, ci saranno i dettagli su chi detiene conti e altre ricchezze finanziarie nei forzieri di Anguilla, Isole Vergini britanniche e Cayman, oltre a quelli dei principali Paesi europei. Poi dal 2018 arriveranno anche le informazioni (relative al 2017) da Aruba, Hong Kong, Montecarlo, Svizzera, per avere un’idea della capillarità e del coinvolgimento. Coinvolgimento che salirà, quindi, complessivamente a 90 Paesi.



Di fatto, il materiale non mancherà per andare a scandagliare chi ha spostato o accumulato all'estero patrimoni in aree fino ad ora considerate al riparo dagli occhi del Fisco. In realtà, il percorso che dovrà portare all'utilizzo di questo tesoro informativo passa dall'incrocio con altri dati fiscali già attualmente disponibili. La relazione sulla lotta all’evasione che ha accompagnato la Nota di aggiornamento al Def ha messo nero su bianco quale sarà il punto di partenza: «Le informazioni ricevute nell’ambito dello scambio automatico costituiranno un’importante fonte di innesco per successive richieste mirate su casi oggetto di accertamenti fiscali».

Per sapere come mettersi in regola, leggi questa guida.

sabato 14 ottobre 2017

Plus500 è sicuro e affidabile?

plus500 broker forex sicuro
Plus500 è uno dei forex broker più noti in Italia. Purtroppo, come sanno bene molti investitori del Forex, notorietà non si accompagna sempre a affidabilità. Anche perché la notorietà deriva spesso solo dalla pubblicità.
Su Forex Peace Army Plus500 prende un misero 1,72 stelle di media. Un'insufficienza pesante e ancora di più se si considera che le opinioni più recenti danno praticamente tutte la valutazione minima di una stella.

Quali sono i problemi di Plus500? Affidiamoci ancora una volta alle opinioni dei clienti, gli unici veramente in grado di valutare un broker.

Questa è una delle truffe più intelligenti da cui mi sono salvato leggendo i loro termini e servizi. Ho visto la loro pubblicità: Commissione 0%. Ho iniziato a chiedermi dove fosse la fregatura. Eccola! Se si acquistano 500 dollari di stock di Facebook (esempio) ogni giorno alle ore 8 dovrai pagarli  10 dollari (pazzesco), quindi ogni giorno stai perdendo in partenza 10 dollari. I dipendenti del servizio clienti (chat live) sono professionisti qualificati e non ti diranno mai questo. Ci sono voluti 30 minuti di discussione con chat in diretta prima che la persona di 500Plus lo abbia ammesso!.
A questo rilievo lo stesso broker risponde che "Le informazioni relative alle commissioni sono chiaramente indicate nel nostro sito web e non sono un fatto nascosto. Negli strumenti nella piattaforma potrai anche vedere le condizioni di negoziazione offerte, come il premio% e il tempo premium".  In pratica quindi si difende solo dal fatto che le commissioni non sono nascoste, ma non dal fatto che sono esose. E soprattutto che la pubblicità è fuorviante perché poi uno deve cercarsi sul sito o nelle condizioni dettagliate i reali costi a cui andrà incontro.

Truffa, stai lontano da Plus500 se vuoi salvare i tuoi soldi. Ho utilizzato la piattaforma di trading di Plus500 per un paio di mesi e spesso mi sono trovato con le condizioni congelate, in particolare sulle scorte di criptovalute. Quando la piattaforma è in queste condizioni, i traders non possono fare nulla sebbene le fluttuazioni continuano a funzionare. Mi sono lamentato più volte ma hanno detto che è Force Majeure Event e Plus500 non è responsabile. Le responsabilità e rischi sono quindi solo degli investitori, anche se la loro piattaforma non consente di operare, incluso chiudere quella posizione. A causa di questi malfunzionamenti ho perso enormi soldi, che si sono rifiutato di restituirmi anche in parte. Ritengo che violino le regole dell'FCA e che Plus500 non offre un trading equo ai propri clienti. Pertanto ho inviato una mail a FCA e FOS per presentare la mia denuncia. Se hai sperimentato problemi come me dovresti inviare una mail e lamentarti per Plus500 per ottenere i soldi prima. Ti rifiuteranno alcuna compensazione per la perdita da Plus500, quindi basta fare il tuo reclamo su Financial Conduct Authority (FCA) e Financial Ombudsman Services (FOS). Quando la denuncia è stata depositata e depositata, sia l'FCA che FOS avvieranno la loro indagine. Dovresti anche condividere il tuo caso sui forum del forex o un altro SNS per affrontare un'azione di classe contro Plus 500.

Come broker questo è il peggiore che offre una piattaforma veramente stupida per i traders. Eh sì che ne ho già trovati parecchi di scarsi.  Frizzano le tue posizioni quando sei in guadagno. Promettono bonus che poi non danno. Le persone della chat sono talmente stupide che ti fanno solo inc.." 

Ho aperto una posizione di 500 dollari su bitcoin e il giorno dopo nel mio account non c'era niente (nonostante il bitcoin nel frattempo fosse salito). Quando ho chiesto al supporto clienti, non mi hanno fornito alcuna spiegazione indicandomi che sfortunatamente avevo perso tutto"

La risposta di Plus500 è stata la solita tiritera "Si prega di considerare che i CFD comportano rischi e richiedono pertanto competenze, conoscenze e comprensione di tali rischi e potrebbero non essere adatti a tutti. L'attività di negoziazione comporta rischi sostanziali per la perdita di tutti i fondi investiti in un breve periodo di tempo" senza entrare quindi nello specifico caso.


Dopo una sequela di valutazione minime, ecco un due stelle, ma non proprio lusinghiero come vedremo:
Non sto dando loro 1 stella perché sono regolamentati e mi è piaciuto molto il modo di facilità d'uso di plus500. Ho poi investito un sacco di soldi in un conto e  fatto un sacco di soldi su brexit. Più di quanto abbia mai posseduto prima! Poi mi hanno mandato una e-mail dicendo che avevo 30 giorni per chiudere l'account e che non sono benvenuto su plus500 e che "invocavano" una clausola del loro accordo cliente senza dare qualsiasi tipo di spiegazione. Non importa  a chi e quante volte ho chiesto le ragioni.  Posso solo supporre che sia perché ho fatto soldi che è una cosa negativa per loro! Vogliono che i loro clienti perdano soldi!  Anche quando ho chiesto al servizio clienti ssono stati molto scortesi e poco professionali.&nbsp

Affiliazione Plus500

Pure gli affiliati (persone che consigliano un broker dietro un compenso in caso di successo) si lamentano: "Grandi ritardi nei pagamenti e non danno alcuna commissione a meno che non gli porti 180 giorni di traffico non-stop. Sono solo truffatori".   "Plus500 non era tra i principali broker che pubblicizzavo, anche perché non lo usavo e non lo conoscevo. Avevo lasciato comunque una recensione basandomi solo sulle caratteristiche dichiarate sul loro sito. Per quasi un anno quindi non ho ottenuto nulla. Quando finalmente ho ottenuto una commissione, ecco che l'affiliate manager mi scrive segnalandomi che sulla mia posizione ci sono movimenti sospetti. Alla mia richiesta di chiarimenti nessuna risposta se non sempre una generica affermazione di sospetti. Guarda caso per risolvere il caso non mi chiedono di chiarire i fatti (anche perché non mi specificano nemmeno quali siano) ma di pubblicizzare ancora Plus500 in modo che possano verificare che non ci siano anomalie. In pratica mi dicono: no ti pago per nuovi clienti, ma nel frattempo portamene altri! Talmente inc., anche se ho perso ulteriore tempo, gli ho fatto pagare quanto dovuto cliccando spesso sulla loro pubblicità adwords".

Come ho ripetuto più volte, oggi non basta più scegliere un broker autorizzato per essere al sicuro. Soprattutto con la folta presenza di intermediari di paesi come Cipro o Israele a bassa tassazione e con controlli minimi rispetto agli standard inglesi o di altri paesi.

mercoledì 11 ottobre 2017

Euro Sterlina, le previsioni per fine 2017

Doveva essere il discorso del rilancio, e invece è stato quello della debaclé. La pessima figura rimediata dal primo ministro inglese Theresa May durante il suo discorso al congresso del suo partito, tra attacchi di tosse e farfugliamenti, ha probabilmente fatto precipitare i sogni di gloria di un’eventuale rielezione a capo dei Tories. Il problema è che la May si è portata nel baratro anche la sterlina che questa settimana ha perso contro praticamente tutte le valute più importanti.

La moneta inglese ha infatti perso contro il dollaro il 2,6%, contro lo yen il 2% mentre verso il franco svizzero il deprezzamento è stato dell’1,3%. Non che la sterlina contro il dollaro non si stesse già avvitando su se stessa, dopo il massimo di quota 1,36 dollari registrato il 22 settembre scorso, ma di certo la May ha dato l’accelerazione ribassista finale. Il cable ha così chiuso la settimana a 1,3032 dollari ad un soffio dal supporto dinamico di breve/medio termine partito con il minimo del 7 ottobre 2016 a 1,1450 dollari e venutosi a creare con l’unione dell’altro minimo del 14 marzo 2017 a 1,2106 dollari.

L’incrocio con questa trend line potrebbe avvenire intorno 1,2980 circa e solo allora si potrà capire quale potrà essere la direzione di medio del cambio. Nel caso il supporto dovesse resistere sterlina/dollaro è destinato a rimbalzare fino alla resistenza statica di 1,3275 dollari, dove passa il massimo del 3 agosto 2017. Il target successivo è individuato a 1,3430 dollari in corrispondenza del massimo relativo del 7 settembre 2016. Interessante anche l’eventualità ribassista, che si materializzerebbe con la rottura del supporto dinamico. In tal caso, il primo obiettivo ribassisti si trova a 1,2860 dollari dove c’è stata notevole concentrazione di scambi nel corso dell’ultimo anno.

Potrebbe invece già essere finita la discesa della sterlina contro lo yen che ha chiuso la settimana a ridosso di 147,20 yen. Il cambio dopo la rottura ribassista del supporto statico a quota 150 yen non è più riuscito ad arrestare la sua corsa. Soltanto l’area di 147 tondi però potrebbe riuscire in questo intento. Il livello è infatti il ritest preciso dell’ex resistenza statica, infranta nella seduta del 15 settembre, che aveva resistito a ben tre attacchi distinti avvenuti nel dicembre 2016, maggio e luglio 2017. Se riuscisse dunque a tenere quota 147 yen il target rialzista più probabile si trova di nuovo a 150 yen. Nel caso invece il pavimento venisse violato al ribasso probabilmente si aprirebbe una fase discendente di medio termine. Il primo obiettivo di questo trend si trova a 143,89 yen in corrispondenza del minimo relativo del 24 luglio per poi andare verso 142,50 yen dove passa la trend line ascendente partita con il minimo del 7 ottobre 2017 e costruita con l’unione dell’altro minimo del 24 agosto scorso.

La sterlina rimane comunque a nostro avviso sottovalutata, l'ultimo ripiego può quindi essere visto come occasione per entrare long.

domenica 8 ottobre 2017

Previsioni euro dollaro dopo le elezioni tedesche

Il voto tedesco frena l’euro Per gli esperti la divisa scarica gli eccessi ma resterà forte sul dollaro Tra le Borse Francoforte ha i maggiori vantaggi L’ultimo test politico di rilievo per il 2017 in Europa si chiude con conseguenze tutto sommato contenute per i mercati finanziari: Borse in rialzo ma senza strappi come accadde dopo il voto francese, rendimenti dei bond in crescita e soprattutto euro in flessione.

Probabilmente l’effetto più marcato del dopo voto tedesco, con la riconferma della cancelliera Merkel alla ricerca di una nuova maggioranza e con l’ultradestra in forte crescita, è la correzione della moneta unica. Per gli esperti però si tratta di una correzione fisiologica dopo una cavalcata inattesa: è probabilmente prematuro pensare di sovrappesare gli asset in dollari in un’ottica di lungo termine. 

Prima del voto tedesco le aspettative erano per una marcia trionfale verso una maggiore integrazione europea, adesso invece questo percorso è più faticoso: dipenderà molto anche da come verrà risolta la composizione dell’esecutivo a Berlino.

«I mercati — commenta Marco Vailati, responsabile ricerca e Investimenti di Cassa Lombarda — sicuramente apprezzano la continuità ma c’è anche un elemento di novità. La Merkel dovrà scendere a compromessi. Il primo impatto lo stiamo vedendo ed è valutario. L’aumento dell’incertezza ha portato a un consolidamento nel percorso di rafforzamento dell’euro anche perché contemporaneamente negli Stati Uniti torna in auge anche la riforma fiscale. Riteniamo che sia una seconda chance che il mercato regala a chi non aveva capito la forza dell’euro. Una pausa temporanea e la moneta unica continuerà il rafforzamento. Riteniamo quindi inopportuno esporsi in maniera più consistente in asset legati al dollaro. La vicenda politica tedesca non penso farà deragliare la ripresa congiunturale e la future mosse Bce. La riunione di fine ottobre della Bce sarà il vero banco di prova».

Anche per Arnoldo Valsangiacomo, portfolio manager di Ethenea, «l’incertezza che si apre con il voto tedesco impatta in primis sull’euro. Prima delle elezioni avevamo zero esposizione in dollari, mentre oggi abbiamo inserito un’esposizione agli asset legati al biglietto verde. Pensiamo che l’euro possa correggere fino a 1,15 anche perché sul campo restano alcuni nodi irrisolti come il voto in Catalogna e le future elezioni in Italia che assumono una nuova veste dopo la tornata elettorale tedesca».

Previsioni non molto dissimili per Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos. L’esperto ritiene che l’euro «potrebbe restare imbrigliato in quest’area intorno a 1,17-1,20 per un po’ di tempo. Difficile pensare a discese profonde perché la fase congiunturale è positiva e i tedeschi alla fine troveranno un accordo di compromesso, sono bravi in questo tipo di operazioni».

Il quadro dà maggiore serenità alle Borse, che potranno concentrarsi maggiormente sugli utili e sui fondamentali senza l’assillo di un euro troppo forte. «Sull’azionario — conclude Vailati — pensiamo che il Dax tornerà protagonista. Ha sofferto l’apprezzamento della valuta in maniera forse eccessiva. Gli ultimi indicatori infatti evidenziano che l’export non è stato intaccato dall’euro più forte. Il mercato ha anticipato troppo questo nesso causa effetto. A maggior ragione adesso con l’euro più debole, il listino tedesco ne trarrà beneficio».

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