Settimana Forex caratterizzata dalla forza del dollaro che recupera quota 1,15 contro euro. Soffre invece la sterlina a causa dei problemi di approvvigionamento post Brexit. Le analisi.
Dollaro - Euro
La Federal Reserve inizia a preparare la strategia di
uscita dagli stimoli eccezionali messi in campo per
fermare l’impatto economico della pandemia. Jerome
Powell, il presidente dell’Autorità monetaria Usa, ha
dichiarato l’avvicinamento all’obiettivo del tapering, la
riduzione delle iniezioni di denaro con l’acquisto di titoli
sul mercato. Il primo rialzo dei tassi potrebbe avvenire
entro il prossimo anno e gli operatori si portano avanti,
comprando dollari e spingendo il cambio contro l’euro
sotto quota 1,17, un livello che non si vedeva da oltre
un anno. L’incombere del tetto sul debito e dello
shutdown, inoltre, non hanno mai preoccupato gli
investitori. L’appuntamento clou ora è a novembre, alla
prossima riunione del comitato della Fed.
Sterlina debole
La sterlina ha perso peso da metà agosto e negli ultimi
giorni il cambio è salito sopra 0,86 contro euro, cedendo
oltre un punto percentuale in un paio di sedute. Non è
solo questione di Brexit. La crisi energetica che è
esplosa nel Regno Unito e che sta bloccando le
fabbriche e le attività in generale ha messo un carico da
novanta sulla valuta inglese, collassata anche contro
dollaro. C’è un forte rallentamento economico in atto,
ma l’inflazione morde al +3,2%, tanto che la Banca
d’Inghilterra si era esposta dichiarando un possibile
rialzo dei tassi già entro la fine dell’anno. Un bel dilemma
per Andrew Bailey, il governatore della banca centrale,
che deve cercare di contenere i prezzi senza frenare il
ritmo della crescita, anche solo con le parole.
Per investire sul Forex opera con broker specializzati. Suggeriamo
Markets se vuoi fare in autonomia, oppure
eToro che ti permette di seguire i segnali di altri traders professionisti.