mercoledì 17 maggio 2017

Puntare sulle valute emergenti: lira turca, real brasiliano e rand sudafricano?

_________________________________________________________

ISCRIVITI PER RIVECERE IN OMAGGIO L'EBOOK CON LE MIE 3 STRATEGIE PREFERITE PER GUADAGNARE SUL FOREX

Email:
Se l’euro si rafforza, ci sono possibilità di diversificazione sulle valute che permettano ai risparmiatori di muoversi quanto meno oculatamente? Districarsi tra le divise non è mai semplice per gli investitori. Tuttavia un rafforzamento dell’euro che dovesse proseguire con l’elezione (tutta da verificare) di Emmanuel Macron all’Eliseo, crea scenari dei quali è opportuno tener conto nella gestione dei propri soldi.

 Lo scenario attuale ovviamente ha interesse per chi investe, ma occorre guardare anche al futuro. Secondo Peter Rosenstreich, head of Market Strategy Swissquote: «Ci sarà un consolidamento di breve per l’euro prima di un nuovo apprezzamento nel lungo termine. Ci sono diversi motivi per cui crediamo che il movimento sulle aspettative dei differenziali di tassi non possa che favorire l’euro». E come è la situazione fuori dall’euro? Luca Riboldi, responsabile investimenti di Banor Sim spiega: «Siamo molto cauti sulla diversificazione su valute fuori dall’euro. Fatta eccezione per il dollaro, che in caso di rafforzamento dell’euro dovrebbe scendere verso quota 1,12 con la divisa europea. Questo ovviamente se non dovesse essere eletta Marine Le Pen in Francia, altrimenti è più probabile che si viaggi verso la parità. Trovare una valuta con upside verso l’euro in questo momento però mi pare particolarmente difficile. Gli emergenti negli ultimi 12/13 mesi hanno avuto performance positive.

Ma proprio per questo pensiamo abbiano esaurito il loro potenziale. La sterlina in questo momento non pare particolarmente interessante e non abbiamo una particolare passione per lo yen, visto che la banca centrale giapponese è una delle più decise sul quantitative easing». Sugli emergenti, invece, Rosenstreich spiega: «Per i prossimi tre mesi, la forte riduzione della volatilità e il deciso miglioramento delle condizioni economiche dei fondamentali dei mercati emergenti ci offre un chiaro segnale per aumentare le posizioni in tale asset class. In tale contesto, preferiamo la rupia indiana».

Positivo sugli emergenti anche Federico Garcia Zamora, gestore di Standish specializzato in debito e valute emergenti, che afferma: «Crediamo che le valute emergenti offrano oggi buone opportunità di investimento. Sul finire del 2016 il peso messicano era tra le divise con le performance peggiori a livello globale, per le politiche commerciali e sull’immigrazione nell’agenda del presidente Trump.

Ma crediamo che il movimento sia stato eccessivo e che la valuta potrebbe recuperare terreno. Tanto la Russia quanto il Brasile hanno attraversato una fase di collasso delle rispettive valute nel 2014/2015, seguita da una di elevata inflazione. Ma entrambi i Paesi oggi ci sembrano attraenti per chi vuole investire nelle valute locali, anche dopo il rafforzamento degli ultimi sei mesi». Uno sguardo puntato all’Europa da Sergio Bertoncini, Strategist di Amundi Sgr: «Nei portafogli in divisa, oltre al dollaro americano, manteniamo una view positiva sulle divise nordiche come sek e nok (le corone rispettivamente svedese e norvegese, ndr) che rimangono attraenti non solo in termini di valutazioni ma anche grazie al supporto delle politiche monetarie».

_________________________________________________________

ISCRIVITI PER RIVECERE IN OMAGGIO L'EBOOK CON LE MIE 3 STRATEGIE PREFERITE PER GUADAGNARE SUL FOREX

Email:

_________________________________________________________

ISCRIVITI PER RIVECERE IN OMAGGIO L'EBOOK CON LE MIE 3 STRATEGIE PREFERITE PER GUADAGNARE SUL FOREX

Email:

0 commenti:

Posta un commento