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Movimenti minimi all’intero della banda di oscillazione Si mantiene sostanzialmente piatto l’andamento delle quotazioni della Corona Danese nei confronti dell’euro anche in questa prima parte di 2013. Dai massimi toccati a metà gennaio (7,4634) , il cross euro/Corona Danese è ridisceso in area 7,45. La valuta nordica, in base all’Aec II, ha un rapporto di cambio prestabilito pari a 7,46038 corone per ogni euro. Per consentire una certa libertà in termini di politica monetaria, le due monete possono contare su una banda di oscillazione in più o in meno del 2,25% rispetto al rapporto prestabilito di cambio. La divisa nordica segna invece un calo di quasi il 2% da inizio anno rispetto al dollaro Usa con un marcato -4% dai massimi annui toccati a inizio febbraio.Conti pubblici in regola ed economia pronta a ripartire
All’interno dell’Unione europea la Danimarca è uno dei pochi Paesi a tenersi ben stretta la tripla A, il rating di massima affi dabilità creditizia, da parte delle tre principali agenzie di rating. Stando alle stime snocciolate da Bruxelles a inizio maggio il rapporto debito/Pil dovrebbe attestarsi quest’anno a circa 45 punti percentuali.Il Paese nordico, dopo avere sperimentato una contrazione del Pil dello 0,5% nel 2012 in scia alla crisi dei debiti sovrani nella zona euro, quest’anno dovrebbe tornare a crescere. Secondo le previsioni della Commissione Europea, la Danimarca registrerà una crescita dello 0,7% nel 2013 e dell’1,7% l’anno successivo. Stime leggermente migliori rispetto a quelle diffuse dal ministero dell’Economia danese che indicano un Pil in progresso di solo lo 0,5% per il 2013 (dato rivisto al ribasso contro il range +0,5/+1% indicato nel mese di marzo) e a +1,6% per il 2014.
Un miglioramento della congiuntura dovrebbe gradualmente rifl ettersi, secondo il governo, sul mercato del lavoro già a partire dalla seconda metà dell’anno. Sebbene la situazione economica sia in miglioramento, Copenaghen ha una spina nel fi anco. Si tratta del comparto immobiliare, un problema comune a molti Paesi dell’Unione, con il valore delle case sceso del 20% e che sta indebolendo il sistema bancario del Paese.
Banca centrale DANESE segue Bce e taglia i tassi
Dopo il taglio di inizio maggio deciso dalla Banca centrale europea (Bce) anche in Danimarca l’istituto centrale ha dato una sforbiciata ai tassi di riferimento, portandoli allo 0,20% dallo 0,30%. Si tratta dei nuovi minimi storici. Un movimento che non ha colto di sorpresa i mercati visto che la Nationalbank è solita seguire le mosse dell’Eurotower per mantenere la moneta danese stabile nei confronti dell’euro. Solo a gennaio la banca centrale danese si era mossa controcorrente e nonostante l’immobilità della Bce aveva rivisto al rialzo il costo del denaro allo 0,3%. Intanto I danesi continuano a mostrarsi scettici nei confronti dell’euro. Che la Danimarca sia lontana da un possibile ingresso nell’eurozona è confermato dalle recenti dichiarazioni del primo ministro, Helle Thorning-Schmidt, che ha defi nito come “irrealistico” un referendum sull’euro nel breve termine. Una chiusura all’euro che trova riscontro nei sondaggi, secondo i quali se ci fosse un referendum il 42% dei danesi direbbe ‘no’ all’euro, e solo un danese su sette sarebbe certo di votare a favore dell’ingresso nella zona euro.Investi sul Forex in corone danesi e tutte le principali valute. Prima di operare, apri un conto di prova (demo). Consigliamo Markets, potrai anche scaricare gratuitamente una guida al trading sul forex.
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