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Investire negli Stati Uniti vuol dire anche fare i conti con il dollaro. Un risparmiatore di casa nostra che avesse investito sulle azioni di New York a inizio 2017 e le avesse vendute a fine anno, per esempio, avrebbe quasi annullato il suo guadagno, perché la perdita del dollaro è stata quasi pari al rialzo dell’indice S&P500 (circa il 20%).Il mercato dei cambi è per antonomasia uno dei più complessi, sia per motivi tecnici, che accentuano la velocità e l’ampiezza delle oscillazioni, sia perché - anche per via di queste caratteristiche - offre il fianco alla speculazione. La debolezza accentuata del dollaro contro le principali valute nelle ultime settimane, per esempio, non era così scontata. Contro euro il cambio è arrivato a quota 1,23, un livello abbandonato tre anni fa.
Sembra paradossale, visto che la Federal Reserve sta alzando i tassi di interesse, l’inflazione negli Stati Uniti è più vitale che in Europa e la riforma fiscale di Trump accrescerà l’appetibilità delle società americane. Gli esperti, però, spiegano che la flessione del biglietto verde è una questione di differenziali di tassi di interesse e di opportunità prospettiche, che si presentano numerose al di fuori degli Usa ora che la crescita è globale e sincronizzata; in pratica, gli operatori si stanno spostando dall’area valutaria del dollaro per andare dove la ripresa ha più spazio da percorrere e le banche centrali devono ancora iniziare ad aumentare il costo del denaro.
Tra chi pronostica un rimbalzo del dollaro da metà 2018 (magari in concomitanza con il ritocco ai tassi della Fed) e chi lo figura ancora più debole, oltre 1,30 contro la moneta unica, l’unica certezza è che rimane una variabile altamente imprevedibile del portafoglio. Le dichiarazioni recenti degli esponenti della Banca centrale europea sull'eccessiva forza dell’euro, che vanifica gli effetti della politica monetaria espansiva e danneggia l’export, hanno avuto scarsi effetti. E sebbene sia possibile che il mercato sottovaluti la potenza reflativa dell’economia a stelle e strisce, la solida tendenza ribassista del dollaro non fa che avallare flussi di capitali verso altre divise, euro in primis. Non è un plus, per chi voglia investire a Wall Street; viceversa, è un motivo per cercare investimenti con la copertura del cambio.
Per coprire i tuoi investimenti, opera a leva sulla coppia Eur - Usd , tramite Etx Capital puoi operare alle migliori condizioni.
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