lunedì 23 febbraio 2015

Ig Markets apre il trading Forex alla domenica

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Ig, intermediario online inglese operativo anche in Italia, ha aperto al trading domenicale. Tre i nuovi contratti: il Sunday Ftse, il Sunday Germany 30 (Dax) e il Sunday Wall Street (Dow Jones). Le operazioni attive nella settimana rimarranno inalterate e non potranno essere chiuse la domenica, ma si potranno aprire ulteriori contratti per compensare i rischi o aumentare la posizione su uno di essi.

Così, se si ha in carico una posizione rialzista sull’indice inglese Ftse dal venerdì e si vuole immunizzare la posizione è possibile aprire la domenica uno short sul corrispondente contratto Sunday. Ovviamente chi non ha posizioni su quel sottostante può liberamente costruire strategie la domenica. Il trading domenicale sarà possibile dalle 8 alle 22:40. Le posizioni ancora aperte dopo la chiusura domenicale saranno traslate sui contratti ordinari il lunedì senza alcun costo e apriranno secondo gli orari di listino.

Oltre ai contratti indicati si potrà subito fare trading sulle opzioni digitali e sul bitcoin, molto volatili. Eventuali critiche di eccesso di operatività vengono però respinte al mittente. «Scopo principale di questa iniziativa», fanno sapere da Ig, «è consentire al trader di immunizzare le posizioni in occasione di particolari eventi che si verificano nel weekend». Il broker guidato in Italia da Alessandro Capuano è poi un broker globale con clienti di fedi religiose diverse, quindi non sempre il giorno di festa cade di domenica. Il broker infine si sta espandendo in Medio Oriente, per questo i listini aperti saranno quelli di questa area geografica.

Si tratta di Stati islamici con un’operatività ordinaria proprio la domenica. Il trading sarà possibile su indice e azioni, per tutti i clienti. Per le borse del Medio Oriente aperte la domenica può essere utile a questo proposito ricordare quelle più liquide. A svettare è la borsa di Riad (Arabia Saudita) che vale un quarto della piazza tedesca e circa la metà di Piazza Affari. La seconda borsa in ordine di grandezza è quella israeliana, che vale la metà di quella di Riad, e a seguire la piazza del Qatar, che vanta però il primato nell’area del Golfo. Diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare le borse di Dubai e di Abu Dhabi sono più piccole poiché valgono solo il 20% di quella di Riad, e lo stesso vale per la borsa del Kuwait. Decisamente più piccola è la piazza egiziana, l’ultima a poter vantare una certa consistenza, mentre le rimanenti, tipo quella di Amman (Giordania) e quella palestinese, non superano lo 0,5% delle più grandi appena citate.

Più in là, è previsto l’avvio del forex domenicale. Tornando sulla decisione di aprire la domenica, non è raro che proprio questo giorno o nel weekend si verificano eventi in grado di cambiare o innescare importanti trend di mercato.

Tutti gli appuntamenti elettorali, per esempio, si verificano proprio nel fine settimana. La decisione di partire da subito è stata presa infatti proprio a inizio 2015 per anticipare una serie di scadenze elettorali previste nell’anno. Le più importanti sono quelle turche di sabato 13 giugno, quelle portoghesi del 27 settembre e infine quelle spagnole del 20 dicembre, anticipate da elezioni amministrative nel Paese iberico a maggio. Tutti ricorderanno, poi, l’impatto sui mercati delle elezioni greche tenute a gennaio, il referendum per l’indipendenza a scozzese del 18 settembre del 2014 e i suoi effetti sulla sterlina e da ultimo la consultazione popolare in Svizzera sulle riserve auree a fine novembre. Tutto successo di domenica.

Gli operatori in questi casi hanno le mani legate e non potevano fin qui intervenire. «I più attenti alle questioni tecniche avranno notato », aggiunge Capuano, «che sono stati introdotti contratti ad hoc per la domenica». L’innovazione consente da un lato di mettere al riparo chi ha posizioni già aperte sui contratti dalle oscillazioni potenziali della domenica. Se si ha una posizione aperta lunga in settimana sul Ftse 100 e il mercato scende in modo significativo, non scatteranno stop loss. Chi vuole coprirsi, però, perché immagina che la tendenza in corso sia destinata a proseguire può farlo. Ig ha poi consentito una terza possibilità: consentire il roll over delle posizioni aperte la domenica sui contratti ordinari che ripartono il lunedì. Nella sostanza evidenzia Ig, «il modello è stato reso il più flessibile possibile ». Il lancio su larga scala del trading domenicale partirà a breve. «I primi risultati sono molto confortanti», spiega Capuano.

La mossa di Ig ha anche una valenza informativa. «Chi vuole essere aggiornato sulla dinamica dei mercati nel weekend», ha commentato Capuano, «oggi deve necessariamente consultare l’informativa e le quotazioni sul sito di Ig». Tornando ai singoli contratti proposti i margini saranno analoghi a quelli dei contratti ordinari, quindi l’indice Sunday Germany 30 potrà essere negoziato con 700 euro di margine per la versione standard e 140 per quella mini. Il Sunday Wall Street girerà a 500 dollari (441 euro) per lo versione ordinaria e 100 (88 euro) per la mini mentre il Ftse 100 infine ha margini pari a 230 sterline (309 euro) per la maxi e 46 per la mini 61 euro. Quanto alle commissioni di negoziazione, come da prassi di Ig non ci saranno mentre gli spread proposti saranno di 7 punti di indice sul Germany 30 e Wall Street e di 5,8 sul Sunday Ftse 100.

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